La matrice dell’appartenenza: La scoperta di Bert Hellinger sul potere delle dinamiche familiari
L’osservazione attenta e l’intuizione di Bert Hellinger (fondamentale nella sua scoperta) è che proprio perché noi non siamo soli, ma parte di un tutto, ogni volta che un membro della famiglia è dimenticato, escluso o ha subito un torto, indipendentemente dalla causa, costituisce un problema per l’intero sistema con conseguenze anche devastanti nelle successive generazioni, fino a quando qualcuno se ne renderà conto e porterà alla luce ciò che è successo e l’escluso verrà reintegrato nel suo nucleo di appartenenza.
Questo Sistema è come se fosse una matrice che ha come scopo mantenere compatto il gruppo con le sue regole interne, dove tutti sono uniti fra loro con l’intento di conservare l’essenza, le informazioni e le istruzioni comportamentali radicate dalle origini.
“La memoria familiare è composta da tutti i sentimenti, le emozioni e le sensazioni che hanno pervaso i membri della famiglia durante o dopo gli avvenimenti della storia familiare, questa memoria si trasmette in modo inconscio e sottile ma non è meno reale; è lei che induce la fedeltà familiare in corsa e tutto quello che i discendenti hanno come missione da prendere in carico per ristabilire l’equilibrio della famiglia.” (Bert Hellinger)
Le Memorie Familiari , Le coscienze di cui parlavamo, (le memorie) sono anche essi parte del sistema.
La Coscienza personale rispecchia e include la coscienza familiare e la coscienza collettiva.
Ognuno di noi ha una coscienza personale diversa in base ai luoghi dove è nato e cresciuto, alla famiglia, alla cultura, al lavoro, alla religione che ci è stata insegnata, alle scuole che abbiamo frequentato, al mondo in cui siamo vissuti ed è una somma dei valori della famiglia di appartenenza.
Se apparteniamo ad una famiglia di nomadi dove vagabondare, rubare, non possedere una casa o un lavoro è considerata cosa corretta, l’appartenenza ad una famiglia borghese occidentale considererà questa mentalità come negativa, non civile, quindi, se vivessimo così, saremo condannati dalla comunità.
Infatti, colui che appartiene ad un tale gruppo, manifesta la propria coscienza nella dualità: considera buono o cattivo, giusto o sbagliato, bene o male, diversi e pericolosi coloro che hanno regole e condizionamenti totalmente opposti. Soltanto se riusciamo ad ampliare l’orizzonte delle nostre vedute possiamo elevarci al di sopra, entrando in contatto con le altre culture per costruire un dialogo che ci aiuterà ad abbracciare e non ad escludere.
La coscienza sistemica (o familiare) agisce in noi anche senza che ne siamo consapevoli. Non ereditiamo dalla famiglia soltanto il patrimonio genetico ma anche le loro credenze, pregiudizi, preconcetti, paradigmi, modelli di comportamento. Infatti, la neuroscienza dice che ci vogliono almeno tre generazioni perché possa avvenire un cambiamento nella trasformazione dei vecchi schemi per modificare il DNA.
Per questo motivo la coscienza dell’intero sistema familiare è viva in noi, influisce sulla nostra coscienza personale senza che ce ne rendiamo conto, assumendo abitudini, comportamenti, in modo inconsapevole, più forti della nostra volontà.
Possiamo a questo punto comprendere perché la tendenza alla ripetizione degli schemi o degli stessi eventi della famiglia. Ci sono molti processi inconsci che ci spingono ad avere comportamenti e compiere atti già avvenuti anche prima di noi.
Questa coscienza tiene unito il gruppo e crea un equilibrio all’interno come se fosse una bussola che ci indica l’appartenenza alla comunità. In una relazione per esempio, possono apparire diversi gruppi e questa diventa “multipla”, perché ogni gruppo ha le sue regole da seguire
Quando sono diverse coscienze, una rischia di minacciare l’altra per le convinzioni radicate, e ognuno pone i suoi valori al di sopra del gruppo, facendo si, che nascono conflitti. In questo caso è necessario uscire da una propria coscienza per aprire gli occhi sulle coscienze degli altri, cercando di accogliere e di integrare per evitare i sensi di colpa nel nuovo gruppo formato. (esempio i matrimoni misti di culture diverse).
Ecco perché dovremmo andare oltre le ingannevoli apparenze ed elevarci, perché è il modo più sicuro di raggiungere la felicità interiore. La coscienza familiare o sistemica agisce per colpa o innocenza. La colpa dell’antenato influisce sui nuovi membri del sistema.
La Coscienza Superiore (Universale, Meta Coscienza) ci porta a guardare il Tutto nella sua complessità.
È la coscienza che ci aiuta a riconoscere da dove veniamo e ci insegna a provare gratitudine per tutti gli eventi capitati a noi ed ai nostri antenati nella vita, anche nelle peggiori situazioni, riconoscere che in noi ci sono tutte le forme di manifestazione (nostre o di chi ci ha preceduto), le luci alle ombre nella la buona e nella cattiva sorte.
È una coscienza faticosa perché ci vediamo costretti a tradire il nostro sistema (roba non facile), ma sentirci continuamente appartenenti ad esso, anche se per questa appartenenza, dobbiamo pagare con la perdita di “pezzi di noi”.